Ogni giorno, da un capo all’altro della terra, nel più alto dei cieli, nel più profondo degli abissi, tutto proclama, tutto divulga l’ammirabile Maria. I nove cori degli angeli, le persone di ogni sesso, età, condizione, religione, buoni e cattivi e persino i demoni sono costretti – volentieri o no – a proclamarla beata, in nome della verità. Tutti gli angeli nei cieli – dice San Bonaventura – le cantano incessantemente: «Santa, santa, santa Maria, Vergine Madre di Dio». E milioni e milioni di volte, ogni giorno, le rivolgono il saluto angelico «Ave Maria…», mentre si prostrano dinanzi a lei e chiedono il favore d’essere onorati di un suo comando. «San Michele stesso, – dice sant’Agostino -benché principe di tutta la Corte celeste, è il più zelante nel renderle e farle rendere ogni sorta di omaggi, sempre in attesa di avere l’onore di volare, ad un suo cenno, in soccorso di qualcuno dei suoi servi».
(San Luigi Maria Ghignino de Montfort)