Il Natale: Chiamata alla Gioa (parte seconda)

INCONTRO DEL GIORNO 20 GENNAIO 2016

TEMA DELL’INCONTRO ODIERNO

IL NATALE: CHIAMATA ALLA GIOIA (parte seconda)

Abbiamo ripreso il tema iniziato la settimana scorsa sulla “Chiamata alla gioia” di ogni cristiano cercando le cause dei tanti mali che assillano l’umanità.

  • Domanda: Come possiamo vincere i tanti mali che assillano l’umanità e che sono frutto del peccato?
  • Risposta: Gesù è l’unico Salvatore che vince le fonti e le forze del male.

Appurato che il male, sotto forma di: ansie, affanni, depressioni, insicurezze, paure, complessi, tristezze, pensieri di suicidio, tedio della vita, squilibri è frutto del peccato, vogliamo vedere quali peccati specificatamente li possono causare cercando di dare risposta a delle domande precise:

  1. Perché sono tanto insicuro e ho sempre bisogno di conferme?
  2. Perché ho tante paure?
  3. Perché non mi soddisfa nulla anche se sto bene economicamente, ho una bella famiglia e un buon lavoro?
  4. Perché a volte ho tedio della vita e giungo a desiderare perfino la morte anche col suicidio?
  5. Perché c’è tanto male nel mondo?

Gli uomini afflitti da questi mali vanno (e fanno bene) da qualche specialista che attraverso cure specifiche possa alleviare le loro “pene” ma con esiti non sempre entusiasmanti.  Molte volte non è sufficiente. Basta guardare le facce che girano intorno a noi ogni giorno. Non ci vuole molto a capire se una persona è felice o no, o meglio, se è cristiana, discepola di Gesù oppure no. Il suo volto e le sue parole lo rivelano immediatamente.

La FEDE infatti ci rivela che ogni forma di male affonda le sue radici in diversi tipi di peccato. Esaminiamone alcuni più comuni:

  1. Il male prodotto dal peccato commesso da me stesso, cioè attraverso la mia volontà che così agendo si pone contro la legge di Dio; (di che tipo sia tra le fonti sopra elencate non possiamo saperlo con certezza ma certo produce qualcuna di esse, a volte addirittura tutte insieme….). Da questi mali ci si difende mettendoci in ascolto di Cristo, della sua Parola, ubbidendo ai comandamenti e agli insegnamenti della Chiesa, frequentando i sacramenti… soprattutto evitando la “fede fai date”; quella che mi mette in condizioni di non avvertire più come peccaminose certe mie azioni…  Nella lettera  ai romani leggiamo: tutti quelli guidati dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio… (Rm 8,14 e seguenti).
  2. Il male prodotto contro di me  (che quindi si riversa negativamente su di me) per il  peccato commesso da altri. Si tratta dei peccati non fatti ma “subiti” da parenti o conoscenti. Il male sarà più grave se il peccato da me subito è stato commesso da parenti stretti… a cominciare a volte fin dalla mia più tenera età… Perché se qualcuno mi fa del male, non finisce lì; resta una ferita nello spirito e può essere guarita solo ….. con la Cristo-terapia cioè il “perdono”.  Vi sono preghiere di liberazione e guarigione efficacissime…. Pensate ad esempio a chi ha subito violenze…. A chi ha subito soprusi o è stato abbandonato dai genitori e  non ha mai provato l’affetto del padre o della madre…. Per tutti c’è un Padre tenerissimo a cui ricorrere per essere guariti.  In Isaia  leggiamo: “ si dimentica forse una madre del frutto del suogrembo così da non commuoversi per il figlio del suo seno? Anche se ci fosse una donna che si dimenticasse, io invece non ti dimenticherò mai. (Is 49,14-15). Il Perdono è però un passo da fare con coraggio e fede. Perdono significa “rimettere l’offesa senza riserve”  (Mc 11,25Mt 5,23.24.44 ss6,12.14.15.18 – 18,21.33.35 – Lc 6,32-35  altri passi) a chi ci ha fatto del male.  Ma c’è un tipo di perdono che spesso ignoriamo ed è quello verso se stessi…  Se ci confessiamo, dobbiamo dimenticare quel peccato di cui ci siamo pentiti, perché è passato per la grazia di Dio e da lui gettato nell’oceano della sua misericordia dal quale nessuno potrà ripescarlo; ma noi a volte pur sapendolo, non riusciamo a perdonare noi stessi, perché riteniamo troppo grave il peccato commesso, ed allora staremo male per tutta la vita. E il nemico che conosce la nostra fragilità approfitterà di questa debolezza accusandoci sempre davanti a Dio tanto da rendere quella ferita insanabile fino alla morte eterna. È una tentazione subdola, quella di farci credere che non possiamo essere perdonati per quel peccato…non cadiamo nella sua trappola. Abbiamo un Padre misericordioso che una volta che ci ha perdonato, dimentica e noi perché non lo facciamo?

Sul tema trattato è stato poi dato spazio agli interventi di ciascuno. Si è infine pregato sulle situazioni che più ci affliggono confidando nell’aiuto del Signore che ci ha detto come fare tramite anche la Parola tratta dalla lettera di Giacomo 5,13 e seguenti che ci ha proposto la sorella Graziella, in cui l’apostolo ci invita a rivolgere al Signore le nostre richieste con semplicità e fiducia.

AVVISO.

Nel prossimo incontro si riprenderà il tema sviluppandone i punti restanti relativi a:

  1. – Il male prodotto in genere dal peccato originale;
  2. – Il male derivante dai nostri difetti;
  3. – Il male proveniente direttamente dall’azione del diavolo e quelli che cooperano con lui.

A LODE E GLORIA DI GESÙ

 ALLELUJA !