Vigilia del Pellegrinaggio a Fatima (12-15 ottobre 2025)
Lc 17,11-19 — “Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce”
Cari fratelli e sorelle,
questa sera ci ritroviamo insieme davanti al Signore per vivere un momento importante: la celebrazione di invio, prima di partire per il nostro pellegrinaggio a Fatima.
Domani ci metteremo in cammino, ma il pellegrinaggio inizia già adesso, nel cuore, con la preghiera e con la disponibilità a lasciarci toccare da Dio.
Il Vangelo che abbiamo ascoltato è un dono perfetto per questa vigilia: parla di un cammino, di una guarigione, e soprattutto di un cuore che sa tornare per ringraziare.
“Gesù, Maestro, abbi pietà di noi”
Dieci lebbrosi gridano a Gesù da lontano. La lebbra li aveva esclusi, isolati, feriti nel corpo e nell’anima. Eppure, insieme, trovano la forza di invocare il Signore.
Anche noi, in questo pellegrinaggio, portiamo le nostre ferite, le nostre fatiche, le nostre intenzioni.
Non siamo perfetti, ma siamo cercatori di speranza, uomini e donne che vogliono rimettersi in cammino verso la fonte della misericordia.
Il nostro viaggio sarà una grande preghiera: come quei dieci, anche noi diremo con fede — e forse anche con qualche lacrima — “Gesù, Maestro, abbi pietà di noi!”.
“E mentre andavano, furono purificati”
Gesù non li guarisce sul posto. Li invita a fidarsi, a partire: “Andate a presentarvi ai sacerdoti.”
La guarigione avviene mentre camminano.
Questo è il senso più profondo del pellegrinaggio: Dio agisce nel cammino.
Non sempre il miracolo è immediato, ma accade nel tempo della fiducia, nell’obbedienza della fede, nella perseveranza della preghiera.
Forse qualcuno di noi porta nel cuore un dolore, una preoccupazione, una domanda a cui non trova risposta.
Ebbene, durante il cammino, il Signore lavorerà nel silenzio, e ci purificherà il cuore, come fece con quei lebbrosi.
“Uno solo tornò indietro lodando Dio”
Solo uno dei dieci, un Samaritano, torna indietro per ringraziare.
Tutti sono guariti, ma solo lui è salvato, perché ha riconosciuto che tutto viene da Dio.
Cari amici, il pellegrinaggio che stiamo per iniziare non deve essere solo un viaggio “per chiedere”, ma anche un cammino “per ringraziare”.
Ringraziare per la vita, per la fede, per la comunità, per la presenza della Madonna che ci accompagna sempre.
Il Samaritano ci insegna che la fede vera è quella che sa dire grazie.
Forse non tutti i nostri desideri si compiranno, ma se torneremo a casa con un cuore riconoscente, allora avremo trovato la grazia più grande.
“Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato”
Gesù dice al Samaritano: “La tua fede ti ha salvato.”
Queste parole vogliamo portarle con noi come viatico per il pellegrinaggio.
Che siano la nostra preghiera quando cammineremo, quando canteremo, quando reciteremo il rosario, quando affideremo a Maria le nostre speranze.
Ogni passo sia un atto di fede, ogni sosta un momento di gratitudine, ogni incontro un’occasione di fraternità.
Affidiamoci a Maria
Domani, giungeremo ai piedi della Madonna di Fatima, la Donna del “sì”, la Madre che accoglie e consola.
Affidiamo a Lei la nostra partenza, i nostri compagni di viaggio, e anche chi resta a casa.
Chiediamole di insegnarci a camminare come lei: con cuore umile, fiducioso, e grato.
Fratelli e sorelle,
questa sera il Signore ci invia come pellegrini di fede e di speranza.
Portiamo con noi le nostre richieste, ma soprattutto un cuore pronto a dire “grazie”.
E mentre ci prepariamo a partire, custodiamo nel cuore questa parola di Gesù, che ci accompagnerà lungo il cammino:
“Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato.”
Che la Madonna di Fatima ci preceda sul cammino, ci protegga e ci riporti a casa rinnovati nella fede, nella pace e nella gioia.
Amen.

