“Vi lascio la pace, vi do la mia pace”
Sorelle e fratelli carissimi,
oggi il Vangelo ci porta nel cuore del discorso di addio di Gesù ai suoi discepoli. Parole che sanno di testamento spirituale, parole pronunciate con amore profondo e consapevolezza. Gesù sta per lasciare i suoi, e vuole che ciò che resta nel loro cuore non sia la paura, ma la pace. Una pace che non è come quella del mondo. È la sua pace. È dono e frutto dello Spirito Santo, il Paràclito che il Padre manderà nel suo nome.
“Se uno mi ama, osserverà la mia parola.”
L’amore per Cristo non è fatto di parole o emozioni soltanto. Si concretizza nell’ascolto e nell’adesione alla sua Parola. È qui che si radica la promessa meravigliosa: “Noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.” Dio viene ad abitare nel cuore di chi ama. E quando Dio abita in noi, nulla può davvero turbarci, neanche le prove più dure.
“Vi lascio la pace, vi do la mia pace.”
Questa promessa di Gesù risuona oggi con una forza particolare. In questi giorni il Santo Padre, come già fece Papa Leone XIII oltre un secolo fa, ci ha richiamato con urgenza a pregare per la pace. Il mondo è attraversato da conflitti, tensioni, violenze che sembrano non avere fine. Ma Gesù ci ricorda che la sua pace non è come quella del mondo: non è frutto di trattati, accordi, compromessi. È un dono che nasce dall’amore, dalla verità, dalla giustizia.
Per questo, se vogliamo davvero essere costruttori di pace, dobbiamo tornare al Vangelo, all’essenziale. L’evangelista Giovanni non si stanca di ripetere l’invito di Gesù: “Amatevi gli uni gli altri.” È questo il testamento lasciato ai suoi discepoli. L’amore reciproco è la via della pace. Un amore che sa accogliere, perdonare, servire. Un amore che non si stanca di cercare il bene dell’altro.
In un mondo che spesso ha smarrito il senso della comunione e della fraternità, noi cristiani siamo chiamati a essere segno e profezia. La nostra testimonianza di amore, di unità, di speranza diventa il volto visibile della pace di Cristo.
Allora, fratelli e sorelle, non lasciamo che il nostro cuore sia turbato o intimorito. Anche se tutto sembra crollare, ricordiamoci della promessa di Gesù: “Tornerò da voi.” Lui è con noi. Lo Spirito Santo ci accompagna, ci istruisce, ci ricorda tutto ciò che il Signore ci ha detto.
Preghiamo con fervore, come ci chiede il Papa, perché la pace del Risorto possa toccare ogni cuore, ogni popolo, ogni terra ferita. E cominci da noi. Dalle nostre case, dalle nostre comunità. Perché dove c’è amore vero, lì abita Dio. E dove abita Dio, regna la sua pace.
Amen.