Celebrazioni Eucaristiche

La Chiesa ha ricevuto l’Eucaristia da Cristo suo Signore non come un dono, pur prezioso fra tanti altri, ma come il dono per eccellenza, perché dono di se stesso, della sua persona nella sua santa umanità, nonché della sua opera di salvezza. Quando la Chiesa celebra l’Eucaristia, memoriale della morte e risurrezione del suo Signore, questo evento centrale di salvezza è reso realmente presente e «si effettua l’opera della nostra redenzione». Questo sacrificio è talmente decisivo per la salvezza del genere umano che Gesù Cristo l’ha compiuto ed è tornato al Padre soltanto dopo averci lasciato il mezzo per parteciparvi come se vi fossimo stati presenti. Ogni fedele può così prendervi parte e attingerne i frutti inesauribilmente. Questa è la fede, di cui le generazioni cristiane hanno vissuto lungo i secoli.”

(“Ecclesia de Eucharistia“, lettera enciclica di Giovanni Paolo II)

La Messa: la conosciamo?

Ci sono tanti gesti che facciamo tutte le domeniche a Messa. Ma sappiamo che cosa vogliono dire? Oppure sono solo dei gesti che facciamo meccanicamente? Conosciamo il significato delle parole che diciamo e il perché le diciamo in un preciso momento?

Cerchiamo di dare qualche risposta …

  • Che significa Messa?
    La liturgia eucaristica si chiama Messa perché si conclude con l’invio (“missio” in latino) dei fedeli nel mondo per compiervi la volontà di Dio.
  • Perché la Messa è così importante per un cristiano?
    All’origine dell’Eucarestia c’è l’Ultima Cena di Gesù con i discepoli e il suo comando:”Fate questo in memoria di me“(Lc 22,19; I Cor 11,24). Queste le parole di Giovanni Paolo II sulla motivazione di questo atto perpetuato: “Come la Chiesa fa l’Eucaristia, così l’Eucaristia costruisce la Chiesa; e questa verità è strettamente unita al mistero del Giovedì santo. La Chiesa è stata fondata, come comunità nuova del popolo di Dio, nella comunità apostolica di quei Dodici che, durante l’ultima cena, sono divenuti partecipi del Corpo e del Sangue del Signore sotto le specie del pane e del vino. Cristo aveva detto: «Prendete e mangiate…, prendete e bevete». Ed essi, adempiendo questo suo comando, sono entrati, per la prima volta, in comunione sacramentale con il Figlio di Dio, comunione che è pegno di vita eterna. Da quel momento sino alla fine dei secoli, la Chiesa si costruisce mediante la stessa comunione col Figlio di Dio, che è pegno di Pasqua eterna”.